Intrattenimento

Il mondo dell’intrattenimento ha finalmente trovato la sua dimensione. Negli anni, si è passati dalla visione della sola RAI per quel che riguarda l’Italia), al raggiungimento di contenuti vasti e incredibilmente diversi. Basti pensare alla moltitudine di canali in cui oggi, facendo “zapping”, possiamo imbatterci. Il telespettatore è libero di scegliere tra un’ampia lista di sintonizzazioni e tipologie di argomenti. Ad esempio, chiunque ami la musica può tranquillamente digitare un paio di numeri sul telecomando della propria TV (dipende dal tipo di decoder che si ha) e godersi il genere musicale che più gradisce, intermezzi pubblicitari. Se il pensiero cade s’un’epoca neanche troppo lontana dalla nostra, si capisce all’istante quanto i tempi si siano rivoluzionati.

Seguendo questo appiglio, nell’articolo odierno parleremo dei vari mondi d’intrattenimento, dalla possibilità di collegarsi a un sistema analogico e scegliere di guardare i programmi trasmessi su Rai, Mediaset, e diversi altri, alla facoltà di iscriversi o abbonarsi a piattaforme private come Sky, Youtube, Netflix e stringere un mondo ancor più grande tra le mani.

L’EVOLUZIONE DELL’INTRATTENIMENTO

Escludendo l’universo videoludico (almeno in parte, poi scopriremo il perché), l’intrattenimento ha subito un determinante cambiamento con l’introduzione delle piattaforme satellitari e private. Questo tipo di aziende, pubblicizzando e distribuendo i propri decoder, hanno dato una pesante svolta all’opera televisiva, assumendosi il pregio di trasmettere: eventi sportivi, cinematografici e seriali non presenti sui canali analogici. Nonostante sia fattibile pensare che una simile innovazione abbia potuto convergere ogni attenzione su di sé, ha in realtà spinto la concorrenza analogica a espandere il proprio business intrattenente e a dar vita, di conseguenza, a nuove, disparate piattaforme. La Mediaset ha ben pensato di integrare al suo storico pacchetto (Rete4, Canale5, Italia1) altre tre componenti, ciascuna dedicata alla trasmissione di pellicole differenti; stiamo parlando di: Joy, Mia e Steel. Un trittico poi chiuso per lasciar spazio a un palinsesto decisamente più aggiornato e visibile gratuitamente a tutto il pubblico; attualmente, Mediaset conta circa 26 canali, 7 dei quali a pagamento siti sulla piattaforma privata Sky.

A proposito di Sky: il colosso privato dell’intrattenimento oramai diffuso in tutto il mondo -e con grandi risultati- ha reso in chiaro ben due canali dedicati al cinema per tutti i suoi clienti, che abbiano o meno l’abbonamento al settore “cinema” del loro pacchetto. I canali prendono il nome di “Io resto a casa1&2”: da come si può evincere, la programmazione funge da passatempo per tutti i telespettatori in quarantena che, avendo Sky come piattaforma principale di intrattenimento, desiderano guardare rinomate pellicole. Dalla sua nascita, nel lontano 2003, questo marchio italiano ha ottenuto l’appoggio di più di 5milioni di abbonati; le trasmissioni in onda spaziano dagli eventi sportivi, quali i maggiori campionati di calcio europeo (Serie A, League 1, Premier League, Bundesliga, Eredivisie) con annessi tornei (Champions League, Mondiale ed Europeo organizzati dalla FIFA), alla riproduzione di famose Serie TV (alcune, addirittura, in contemporanea con gli Stati Uniti), film di recente usciti nelle sale mondiali e documentari provenienti da National Geographic, History Channel e Animal Planet. Attraverso le nuove funzioni on Demand, il cliente Sky ha la possibilità di richiedere, ogni volta che lo desidera, la riproduzione di eventi televisivi andati in onda in passato e che desidera guardare per la prima volta -nel caso se lo fosse perso- o riguardare dal principio.

Ovviamente, parlando d’intrattenimento, non possiamo lasciare in disparte il nuovo fenomeno Netflix. La società statunitense nata nel 1997 ha recentemente ampliato la sua distribuzione di film e serie TV sfruttando il grande impero online di internet. Nonostante sia un’azienda piuttosto “anziana”, per così dire, ha riscosso un grande successo soltanto di recente, quando ha cominciato a usare il web a suo vantaggio. I contenuti che oggi Netflix ha a disposizione catturano un pubblico sempre maggiore e il numero di abbonati appare essere crescente.

Infine, come promesso, vorremmo parlare di un’ulteriore piattaforma, essa nata nel 2005: Youtube. Al giorno d’oggi, Youtube è la più grande piattaforma streaming al mondo, tanto che ogni giorno vengono caricati decine e decine di milioni di video. Non è servito molto tempo affinché Youtube venisse saggiamente usato come strumento efficace di intrattenimento. Sono stati aperti, infatti, svariati “canali” poi divenuti di fama mondiale o nazionale, ovvero account che pubblicano costantemente dei video apprezzati dall’utenza. Una forma di intrattenimento molto famosa su Youtube riguarda senza dubbio il gameplay. Questo tipo di cortometraggio riprende il cosiddetto gamer alle prese con un videogioco e trasmette, oltre alle sue reazioni, la trama effettiva del prodotto a cui si presta attenzione. Il gameplay, o walkthrough, risulta essere uno degli strumenti più usati dagli youtuber al fine di intrattenere il proprio pubblico. Tuttavia, si distingue una varietà esaltante di contenuti apprezzati allo stesso modo, se non di più, dagli spettatori: come veri e propri show, interviste, caricature, sketch comici, video motivazionali, e mini serie TV ideate proprio dalla piattaforma: queste ultime prendono il nome di Youtube Originals.

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